Tu sei qui

3^ escursione del progetto “UNA SCUOLA EUROPEA INCLUSIVA” - Modulo “Conosci il tuo territorio: ETNA e TERRITORIO SICILIANO“

Nell’ambito del Modulo “Conosci il tuo territorio: ETNA e TERRITORIO SICILIANO“ del progetto “UNA SCUOLA EUROPEA INCLUSIVA” si è effettuata, sabato 28 ottobre u.s., l’ultima escursione in programma che ci ha portato sul teatro dell’eruzione del 2002 sul versante nord dell’Etna e poi a visitare la grotta dei Rotoli, formatasi nell’eruzione laterale del 1865 che ha avuto origine, nel versante nord-est, dai monti Sartorius. Giunti a piano Provenzana abbiamo visto gli effetti dell’eruzione del 2002 sugli edifici che vi sorgevano. Questi subirono prima gli effetti delle forti scosse di terremoto che portarono alla formazione della frattura eruttiva e poi furono ricoperti dalla colata che ne scaturì. Stessa sorte subirono gli alberi della pineta Ragabo che sovrastava gli impianti della stazione sciistica. Sono rimasti solo alcuni scheletri degli alberi che coprivano il costone sovrastante piano Provenzana e, di altri, è rimasta solo l’impronta nella colata che li ha circondati e ne ha carbonizzato la base, causandone poi la caduta. Seguendo la pista che usano i mezzi fuoristrada che portano i turisti nell’area sommitale, siamo arrivati al bivio verso monte Nero ed il rifugio di Timparossa. La parte iniziale del sentiero attraversa la colata del 2002 per cui abbiamo potuto ammirare l’imponenza degli argini che contenevano la lava effusa. Superata la colata, con lo sfondo di Monte Nero, abbiamo constatato come il pianoro sia ricoperto da una gran quantità di lapilli e bombe vulcaniche emesse dai condotti formatisi lungo la frattura. Abbiamo quindi cominciato la nostra salita verso i condotti della parte più bassa della frattura da cui ha avuto origine la colata lavica che, inoltratasi nella pineta Ragabo, si è poi fermata nei pressi della caserma Pitarrone. Salendo abbiamo apprezzato ancora meglio l’imponenza del canale lavico e l’altezza dei coni di scorie attorno ai condotti da cui avvenivano le esplosioni, nonché una grossa bomba vulcanica che è rimasta in equilibrio sullo stretto bordo del cratere. Percorrendo il bordo dei coni di scorie abbiamo potuto vedere, anche se a distanza, come la frattura eruttiva si sia propagata anche alla parte più a monte raggiungendo i 2400 m s.l.m. Ritornati a piano Provenzana, ci siamo spostati con il pullman al bivio per monte Baracca della strada che prosegue in direzione del rifugio Citelli. Da questo punto abbiamo percorso la strada sterrata che, dopo un km e mezzo, conduce alla grotta dei Rotoli. La grotta, formatasi in lave più fluide di quelle che normalmente vengono emesse sull’Etna, è caratterizzata dalla presenza di rotoli di grande dimensione che la rendono unica tra le grotte etnee. La visita ha interessato gli studenti che, tra l’altro, hanno potuto vedere un esemplare dei tanto agognati pipistrelli, colmando così la delusione per non averli trovati della grotta Intraleo nell’escursione precedente. Terminata la visita e tornati all’autobus con un ultimo sforzo, visto il percorso in salita, abbiamo preso la via del ritorno, stanchi ma contenti della bella giornata trascorsa sulla nostra cara “muntagna”.

Il docente formatore 

Renato G. Bonaccorso

Sito dell'Istituto Tecnico "S. Cannizzaro" di Catania - sede e amministrazione Via C. Pisacane 1 – via Palermo 282 - 95122 Catania Tel 0956136450 - Fax 0956136449 - E-mail: cttf03000r@istruzione.it - PEC cttf03000r@pec.istruzione.it  cod. mec. CTTF03000R - C.F. 80008210876 - Codice Univoco Ufficio: UFLV3B

Sito realizzato da Michelangelo Nicotra su modello rilasciato da Porte Aperte sul Web, Comunità di pratica per l'accessibilità dei siti scolastici, nell'ambito del Progetto "Un CMS per la scuola" - USR Lombardia. Il modello di sito è rilasciato sotto licenza Attribuzione-Non commerciale-Condividi allo stesso modo 3.0 Unported di Creative Commons.