ASAS - Associazione delle Scuole
Autonome della Sicilia
c/o ITIS Alessandro Volta, Passaggio dei Picciotti, 90123 Palermo (PA)
Tel: 091 6494211 - Fax: 091 474126 - Email:asasicilia@libero.it
Le Finalità
Nel sistema scolastico dell'istruzione nazionale è in atto un processo di
trasformazione, di cui non tutti sembrano essersi resi consapevoli, e che
investe sostanzialmente due punti determinanti: l'autonomia scolastica e il
federalismo.
Non è pertanto raro assistere a contrattazioni sindacali d'istituto nelle quali
le RSU cercano di contrastare pregiudizialmente il DS per potersi poi presentare
al personale e dire: "abbiamo sconfitto il preside". Oppure trovarsi in Collegi
nei quali novelli Savonarola si alzano e cercano di convincere i colleghi a
restituire al Ministro le agende inviate in dono. Non è raro trovarsi a
fronteggiare atteggiamenti di disimpegno "perché il Ministro ci invia poche
risorse economiche".
Ci troviamo di fronte a un ritardo di analisi e ripetere slogan vecchi di trent'anni
non ci aiuta a capire cosa sta succedendo. Il fatto che le RSU, spesso, non
considerino il DS una componente paritaria con la quale collaborare per
migliorare la qualità del servizio offerto (ma tale limite è reciproco), è un
ostacolo all'innovazione.
Continuare a chiamare Provveditore il Dirigente dell'USP è un ostacolo all'innovazione.
Delegare i compiti decisionali dell'Ufficio Scolastico Regionale agli USP, invece
di fortificare lo stesso, è un ostacolo all'innovazione. In questo contesto che
vede svanire il riferimento del MPI e del Provveditorato, la corretta risposta
al cambiamento è una forte Associazione di Scuole Autonome che costituisca la
sede virtuale e reale del confronto e che possa togliere dall'isolamento le
scuole siciliane.
L'ASAS dunque si è posta una serie di impegni:
-
Realizzare un settimanale e-mail per informare le scuole su problemi e
adempimenti.
-
Realizzare un sito web per fornire materiali didattici e informativi.
-
Organizzare un corso di formazione destinato alle alte professionalità della
scuola e finalizzato al concorso ordinario a DS. La formazione è un'attività
strategica: se dal concorso verranno fuori buoni DS le scuole ne trarranno
vantaggi notevoli. Un pessimo DS può demotivare il personale, sconvolgere le
regole democratiche di trasparenza e di efficacia, può affossare una istituzione
scolastica, soprattutto in un periodo come questo rivo di controlli e di
sanzioni.
-
Avere rapporti con gli interlocutori istituzionali quali la Regione, la
Direzione Generale, gli Enti Locali per fornire proposte e consulenze.
Nasce una Associazione di scuole
... Ma c'era proprio la necessità di inventarsi un'associazione di scuole
nell'epoca dell'autonomia scolastica? In realtà i motivi ci sono: sono stati
eliminati i Provveditorati, anche se il simpatico e bravo dott. Giambalvo ci
tiene sempre a farsi chiamare Provveditore, è nata la Direzione generale
dell'Ufficio Scolastico Regionale, il MPI latita e risulta sempre in fase di
riorganizzazione, le scuole sembrano abbandonate a se stesse, anzi, peggio, in
balia di regole assurde. Evidentemente siamo in molti che vorremmo evitare di
diventare una serie di repubbliche delle banane, per cogliere l'occasione del
federalismo e creare strutture di qualità al servizio di un'utenza necessaria di
formazione.
Dal Centro non vengono riferimenti e indirizzi chiari, le scuole
hanno bisogno di confronto e di comportamenti condivisi. Il contesto che ruota
attorno alla Istruzione Statale in Sicilia è pessimo: Istituzioni distratte,
Enti Locali inefficienti, cultura di una parte dei docenti e degli studenti
ferma agli slogan di trent'anni fa. Che fare quindi? Secondo noi rimboccarsi le
maniche e cominciare a discutere di alcune cose: è fuorviante continuare a
lamentarsi del fatto che il governo voglia privatizzare e ci sottragga risorse.
La cultura della lamentela non produce successi.
Oggi le risorse si indirizzano
verso quelle strutture che sono efficienti, sanno progettare, decidere e
spendere. Non ha senso bloccare la scuola per inserire col contratto in busta
paga 50 euro in più al mese, quando un docente impegnato e capace può guadagnare
senza difficoltà 10.000 euro in più l'anno guadagnandosi il salario accessorio
costituito da PON, POR, IFTS e fondo d'istituto. Occorre invece cogliere
l'occasione della potenzialità degli OO.CC. per costruire procedure decisionali
snelle, modelli didattici efficienti, organizzazione di qualità, processi
valutativi seri.
Si può sperimentare la strada della collaborazione costruttiva
tra Dirigente e OO.CC. per dare forza al rapporto con gli Enti Locali e metterli
di fronte alle loro responsabilità. Le scuole, da sole, non ce la faranno mai a
guadare il fiume dell'autonomia. La Sicilia non ha nella propria storia recente
l'esperienza dei Granducati, dei liberi Comuni, della Resistenza. È invece stata
contrassegnata dalle occupazioni straniere, da Vicerè e Baroni, da mafia, da
politica assistenziale. Diventare responsabili del proprio destino formativo non
è facile.
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