Le salinelle
di Belpasso e Paternò tra degrado e abbandono

Il caso più
eclatante di ignoranza e di non uso di una inestimabile risorsa
Gli
allievi del corso IFTS “Tecnico superiore per il monitoraggio e la gestione del
territorio e dell’ambiente”, insieme ai propri docenti Prof. Branca del CUTGANA
e prof.ssa A. Percolla dell’ITI Cannizzaro di Catania hanno constatato lo stato
di abbandono e degrado delle Salinelle di Paternò e Belpasso,
aree di notevole valenza
naturalistica e scientifica per la presenza di peculiari vulcanetti di fango
la
cui attività è in diretta correlazione con quella vulcanica e quella sismica.
Sia le Salinelle
di Belpasso che di Paternò sono quasi del tutto ignorate dalla popolazione e
dalle amministrazioni locali. Né una lapide, un monumento o una tabella che
rechi le straordinarie proprietà delle Salinelle.
La zona in cui
ricadono le salinelle di Paternò è recintata da una rete metallica, e nulla
lascia immaginare che all'interno di questa recinzione vi è una risorsa
naturalistica storico e culturale.
Non solo.
Attorno alla zona vi una spontanea discarica; a ridosso delle salinelle si trova
di tutto ossia bottiglie di plastica, poltrone, materassi.
Se
l’amministrazione locale fosse più attenta e sensibile alle problematiche
ambientali, riuscirebbe a rivalutare una risorsa naturale, ma anche storica e
culturale, e a rendere la zona una delle punte di forza dell’economia del
comune, insieme al Simeto, alle fonti di acqua e alla produzione agrumicola.
Anche le Salinelle di Belpasso,
a breve distanza dal parco acquatico di Valcorrente, sono caratterizzate da
eruzioni fangose e relativi conetti di deposito. Un sito di notevole importanza
geologica e naturalistica, potenziale volano del turismo escursionistico e
naturalistico. Ma anche un punto in cui poter scaricare i propri rifiuti.
L'ingresso alle Salinelle si presenta con depositi di materiale edile,
pneumatici, rifiuti di ogni sorta che impediscono ai visitatori la fruizione di
uno dei siti più importanti della zona. I rifiuti organici inoltre, in
macerazione, producono un maleodorante percolato che fuoriesce e inquina il
terreno circostante: una vera discarica a cielo aperto!
Anche in questo caso, il
patrimonio naturalistico delle Salinelle potrebbe essere sfruttato
dall’amministrazione locale, come fanno generalmente in altri siti, ma resta
nello stato di più assoluto abbandono.
Indignati e pieni di rabbia e
stupore gli allievi e i docenti rimbalzano la seguente domanda alle
Amministrazioni comunali di Paternò e Belpasso: E’ giusto che un bene naturale,
eccezionale patrimonio naturalistico, sia trasformato in discarica?
Come fanno
questi comuni a non vergognarsi di fronte agli occhi di moltissimi turisti che
visitano i loro territori? Dove finiscono i soldi che forse dovrebbero servire
per le pulizie e per la prevenzione antincendio di certe aree? Gli
amministratori di certi comuni forse pensano che il futuro delle nostre aree
riguardi solo la nascita di nuovi centri commerciali?
Un ambiente
simile in altre parti del mondo sarebbe stato trasformato in posto di lavoro
con i turisti in fila dopo aver pagato il ticket.
Prof.ssa Angela Percolla



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