Si può insegnare a uno studente una lezione al giorno; ma se gli si insegna la curiosità, egli continuerà il processo di apprendimento finché vive.
Argilla P. Bedford
Questa è la filosofia di chi insegna al serale: svegliare nello studente, seppure adulto, curiosità continua e senso di appartenenza al proprio territorio. E questo è stato realizzato, con non poche difficoltà nel corso dell’anno scolastico appena conclusosi. Fare uscire gli adulti dall’idea di una scuola vecchia maniera, che si svolge solo tra le mura dell’aula, dove ciò che conta è la presenza, la lezione e la verifica, è stata una bella sfida, ma non per questo ci siamo scoraggiati e i risultati li abbiamo colti. Tra le iniziative degne di nota la più importante, anche perché davvero attuale, è stata l’incontro con i responsabili “della casa di Giordy”. La testimonianza della signora Vera Squatrito, madre di Giordana, uccisa da un compagno violento nel 2015, ha molto toccato gli studenti; anche il coraggio della signora che vuole tenere viva la memoria della figlia e per questo conduce queste campagne di sensibilizzazione e addirittura ha messo su una casa che accoglie donne che vivono questi drammi familiari, è stato un bell’esempio che ha invogliato alunni e docenti a contribuire, simbolicamente, con una piccola offerta economica.
Insieme alla signora Vera collabora un’altra onlus ,“vEyes land”, che ha mandato a scuola i suoi rappresentanti: la dottoressa Milone e due tirocinanti della facoltà di psicologia di Catania, che hanno affrontato l’aspetto psicologico e i meccanismi che scattano in tali situazioni e il dott. Salfi che invece ha fatto un’interessante riflessione sui due lati della medaglia dei dispositivi digitali, il cyberbullismo da una parte e l’uso in medicina per permettere diagnosi più precise e immediate.
Interessante è stato pure l’incontro con l’avvocato Catalfo che ha parlato dei diritti tutelati dalla Costituzione, in particolare il diritto alla difesa.
Sentirsi turisti nella propria città è stata davvero una bella sorpresa e questo si è realizzato con visite al Museo civico del Castello Ursino, alla Catania greco-romana (terme, teatro e anfiteatro) e ai luoghi di culto agatini e al museo diocesano.
Infine sentire “le farfalle allo stomaco” come in “Pretty Woman” (citazione non molto colta ma abbastanza popolare) è stata un’altra sorpresa che ci ha regalato la partecipazione alle rappresentazioni liriche del teatro Bellini.
Un bel percorso che sicuramente ha diramazioni infinite e che non smetteremo di proporre e realizzare.
Prof.ssa Francesca Salerno (docente di Lettere - Corso IDA - ITI Cannizzaro)
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