Autunno di progetti all'ITI Cannizzaro. Tra i progetti PON avviati in questo periodo, nell'ambito del progetto "Riprendiamoci la scuola", il 23 settembre ha avuto inizio il modulo "Conoscere ed esplorare itinerari nel Parco dell'Etna".
Obiettivo del percorso è un contatto diretto con le meraviglie del nostro vulcano, e promuove un ruolo attivo degli educatori nel divulgare il rispetto e la conservazione dell’ambiente.
Il primo incontro è servito per presentare le bellezze naturalistiche del Parco dell’Etna:
- Le varie zone del Parco e il loro rapporto con le attività umane
- Le tipologie di piante che è possibile trovare alle varie quote del vulcano: dai vigneti ed i giardini di agrumi delle zone antropizzate fino al deserto vulcanico della zona sommitale. - La presenze di rettili, uccelli e mammiferi nei boschi e nel territorio del Parco.
- Le caratteristiche costruzioni in pietra lavica del territorio etneo, dalle ville con palmenti, nelle tenute con vigneti, alle costruzioni rustiche, ai muri a secco che delimitano le proprietà e formano i terrazzamenti sui coni avventizi coltivati a vigneto, fino a considerare le belle chiese ed i palazzi nobiliari con decorazioni e fregi in pietra lavica; ed infine
- i sentieri, che l'istituzione del Parco ha consentito di rendere organici nella fruizione del territorio del nostro vulcano: l'Etna.
L'intento didattico di questo modulo è quello di parlare delle caratteristiche del territorio sul posto, affrontando dei percorsi che presentano, nelle 4 escursioni previste, zone diverse del Parco, ognuna con le sue peculiarità.
La prima di queste escursioni si è svolta nel versante sud dell'Etna: La visita all'apparato eruttivo dei Monti Silvestri (eruzione del 1892), nei pressi del rifugio Sapienza (zona C altomontana), per capire come avviene una eruzione laterale sui fianchi del vulcano. Seconda parte dell'escursione il sentiero Natura del Parco, che va dal belvedere di Monte Pomiciaro al belvedere di Monte Zoccolaro. Una vista della valle del Bove che dà un'idea della sua vastità ed è stata occasione per parlare dell'evoluzione dell'Etna, dalle prime manifestazioni sotto i fondali del golfo pre-etneo (isola Lachea ed i Faraglioni ad Acitrezza) alle eruzioni sottomarine (rupe con le lave a pillow sotto il castello di Acicastello e quindi il susseguirsi di centri eruttivi sub-aerei che si sono susseguiti nell'area della valle del Bove l'enorme caldera rimasta a seguito della distruzione di questi edifici vulcanici per l'attività prevalentemente esplosiva che ha caratterizzato i primi quattrocentomila anni di vita del vulcano. In questa evoluzione il condotto craterico si è spostato, man mano, verso ovest fino alla posizione attuale.
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